Come ben si sa, negli ultimi anni il nostro rapporto con i dati personali e soprattutto con la loro tutela è cambiato radicalmente grazie al GDPR. Da quando il Regolamento Europeo è entrato concretamente in vigore, chiamiamo in causa sempre più spesso espressioni come “portabilità dei dati”.
Se vuoi sapere di preciso cosa significa e in che modo l’utente finale può esercitare i propri diritti.
Portabilità dei dati: cos’è di preciso?
Prima di entrare nel vivo di tutto quello che ruota attorno ai diritti dell’utente, vediamo assieme di cosa si parla quando si chiama in causa l’espressione “portabilità dei dati”. Con queste parole, si inquadra la possibilità, per la persona a cui sono legati determinati dati personali, di riceverli da parte del titolare del trattamento in un formato strutturato e soprattutto agevolmente leggibile (attenzione, non parliamo di compatibilità con i vari sistemi informatici).
Diritto alla portabilità: di cosa si tratta e quali sono le differenze con il diritto di accesso ai dati
Vediamo ora cosa si inquadra di preciso quando si parla di diritto alla portabilità dei dati e quali sono le differenze con il diritto di accesso seguendo il blog di PrivacyLab, uno dei siti più esperti del settore privacy. L’aspetto distintivo riguarda il già citato obbligo, da parte del titolare del trattamento, di avere a disposizione i dati personali che lo riguardano in un formato “strutturato, di uso comune e leggibile” (articolo 20 del GDPR).
Nel caso del diritto di accesso, si parla invece della possibilità, per l’interessato, di ottenere dal titolare del trattamento la conferma dell’esecuzione in corso del trattamento suddetto. L’utente, secondo quanto previsto dall’articolo 15 del GDPR, ha diritto all’accesso sia ai propri dati personali, sia a informazioni come la finalità del trattamento degli stessi e le tipologie di dati processati. Inoltre, sempre sulla base del già citato articolo, si parla di diritto di essere informati in merito ai soggetti a cui i dati personali vengono comunicati (questo vale soprattutto se si parla di organizzazioni internazionali o di destinatari che hanno a che fare con Paesi terzi).
Sempre nel Regolamento Europeo, viene specificato che i dati per cui si richiede la portabilità devono essere forniti “senza ingiustificato ritardo” e, in ogni caso, entro e non oltre un mese dalla ricezione della richiesta da parte dell’interessato. Un’eccezione a questa regola sono quelli che il legislatore comunitario considera casi di particolare complessità. In questo frangente, sempre entro un mese dal giorno di invio della richiesta, l’interessato deve essere informato dei motivi della proroga. Un altro aspetto da sottolineare riguarda il fatto che l’interessato ha anche il diritto di richiedere che avvenga,senza ostacoli, il trasferimento dei dati che lo riguardano da un titolare del trattamento a un altro.
Quali dati possono essere interessati dalla portabilità?
Come in tutti gli aspetti riguardanti la data protection, anche quando si parla di portabilità dei dati è necessario aprire diverse parentesi. Una di queste, riguarda i dati che possono essere oggetto dell’operazione a cui stiamo dedicando queste righe.
Entrando nel dettaglio delle disposizioni del legislatore, facciamo presente che il diritto alla portabilità dei dati personali viene applicato nei casi in cui, per quanto riguarda il loro trattamento, si ha a che fare con una base giuridica concernente da un lato il consenso, dall’altro misure precontrattuali richieste in maniera specifica dall’interessato. Un altro caso degno di nota è quello dell’esecuzione di un contratto in cui l’interessato è parte in causa e che prevede il trattamento dei dati con mezzi automatizzati.
La portabilità dei dati si paga?
La risposta a questo interrogativo, molto comune tra gli utenti che forniscono dati personali alle aziende, è negativa: la portabilità non si paga. L’unica cosa da ricordare al proposito è che, qualora i dati dovessero essere forniti su supporti fisici come i DVD o le pen drive, l’interessato è tenuto a pagare un rimborso spese per gli stessi.
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