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Riciclaggio dei materiali edili

Il materiale edile che è stato utilizzato in precedenza, viene rinnovato in un processo per il quale durante la demolizione stessa, i macchinari impiegati, separano e creano nuovi materiali che possono essere riutilizzati, ricavando piccoli o grandi cubi che verranno, poi, analizzati in seguito. Questo processo ha luogo per proteggere l’ambiente dal quale si prendono in prestito dei materiali, che almeno verranno sfruttati finché rimangono utilizzabili e sicuri.
Il riciclaggio, infatti, segue delle precise regole che sono sempre più all’avanguardia, poiché si devono rispettare sicuramente canoni di sicurezza, ma anche canoni estetici, per cui il materiale riciclato dev’essere completo e paragonabile alla materia prima presente sul mercato.

Ma come si crea un materiale di qualità?

All’istituto di Geologia e materiali da costruzione vengono definiti i nuovi criteri di qualità. Vengono effettuati dei test campione per stabilire se i materiali hanno idoneità d’uso. Uno dei processi da eseguire viene chiamato Los Angeles test.  Esso consiste nel mettere dentro ad un macchinario, simile ad una centrifuga, delle biglie d’acciaio assieme al materiale riciclato da testare, e il tutto viene fatto muovere con velocità in modo da distruggere il contenuto, oppure no: questo determina la qualità del materiale riciclato e la sua resistenza.
Il seguito del processo è molto interessante, infatti, il prodotto dell’abrasione non viene buttato se scadente: viene catalogato e se “debole” viene miscelato con altri materiali più forti, questo per avere, alla fine, un prodotto che è comunque possibile utilizzare in miscele con altri materiali. Risulta, quindi, fondamentale avere un’adeguata conoscenza dei materiali per creare leghe (con materiale riciclato) che possano comunque essere resistenti: infatti, spesso accade che, miscelando materiali differenti, si ottengano leghe che risultino essere ancor più resistenti dei materiali comunemente in commercio.
Naturalmente, il procedimento di riciclaggio in questo senso è ancora in fase di studio e sviluppo: ben presto, però, sarà possibile costruire strade, palazzi ed edifici composti da materiale riciclato, risparmiando notevolmente sui costi e facendo un grandissimo favore all’ambiente, smettendo di depredare ogni sua risorsa e riutilizzando il più possibile, in modo sicuro, ciò che abbiamo già preso.

Riciclare in modo sicuro

Per questo, un altro aspetto importante che si va ad inserire nel quadro del riciclaggio, è quello del corretto smaltimento. E’ molto comune, infatti, soprattutto in abitazioni più “vecchie”, trovare delle componenti e dei materiali che oggigiorno vengono considerati addirittura tossici o di cui, comunque, viene consigliata la rimozione, ma assolutamente da non svolgere in modo autonomo. Esistono, per questo, agenzie come NovaEcologica che si occupano, ad esempio, dello smaltimento dell’eternit a Roma.
Il fatto di rivolgersi ad un’agenzia permette sicuramente di avere un lavoro svolto bene e in sicurezza, ma favorisce anche il corretto smaltimento di questi rifiuti che non devono assolutamente essere dispersi nell’ambiente, ma raccolti, lavorati e riciclati da istituiti adeguati che potranno renderli utilizzabili e sicuri per altri scopi.
Nonostante i sui notevoli benefici, però, il materiale riciclato risulta ancora poco acquistato. Bisogna effettuare una sensibilizzazione generale e far conoscere alle aziende, ma anche ai cittadini, che spesso le leghe e i materiali che si ricavano dal riciclaggio in laboratorio risultano essere migliori e più performanti di materiali nuovi e, soprattutto, non comportano pericoli di crolli o sfaldamento.