L’Australia è attualmente uno dei Paesi maggiormente attrattivi a livello, non solo turistico ma, anche lavorativo.
Sono infatti sempre di più i giovani neo-laureati e non solo che sono costretti a lasciare l’Italia in cerca di un lavoro ben retribuito e che gli consenta una certa stabilità economica.
Prima di iniziare a pensare a soggiornare e trasferirsi nella terra dei canguri è fondamentale però munirsi di apposito visto.
In questa breve guida cercheremo di chiarire tutti i dubbi relativi al
visum beantragen per l’Australia dopo però aver approfondito tutti gli sviluppi e le possibilità offerte dal suo comparto industriale.
Le industrie australiane: un mondo del lavoro ricco di opportunità
Negli ultimi anni il settore industriale australiano ha subito importantissimi sviluppi nel settore terziario e della ricerca.
Il settore primario invece da sempre, nonostante l’area destinata all’agricoltura e all’allevamento sia circoscritta a determinate zone, risulta uno dei più produttivi del Paese.
Molto famose sono le fattorie o farm australiane, delle realtà che offrono diverse opportunità lavorative ai giovani tanto che lo stesso Governo Australiano, al fine di incentivarne il lavoro, concede un secondo Working Holiday Visa a chi accumula almeno 88 giorni lavoratavi in questo settore.
Il settore industriale australiano è anche un settore altamente tecnologico in cui vengono utilizzati macchinari e strumenti all’avanguardia, con notevole beneficio anche per le industrie che li producono.
Volendo, a questo punto, avere una panoramica completa delle industrie nei singoli Stati possiamo evidenziare che nel New South Wales si registrano importanti livelli di crescita nel settore dell’industria farmaceutica, biotecnologica e della tecnologia informatica mentre il Queensland, grazie al suo regime fiscale particolarmente vantaggioso, è attualmente destinatario di notevoli investimenti sia interni che esteri con conseguente sviluppo del settore biotecnologico e alimentare.
Lo Stato di Victoria è uno dei più produttivi del Paese contribuendo al 25% del prodotto interno lordo nazionale e infine il Western Australia rimane ancora molto legato al settore dell’agricoltura e dell’allevamento.
Perché trasferirsi e cercare lavoro in Australia
Nonostante molti giovani potrebbero decidere di trasferirsi all’estero ma rimanendo comunque all’interno dell’Unione Europea scelgono invece di andarsene dall’altra parte del mondo. I motivi per cui in tanti prediligono il nuovo continente possono essere diversi: da un contesto lavorativo multiculturale e dinamico alla vivibilità delle sue città (basta pensare che Melbourne, Perth e Adelaide rientrano nella classifica delle metropoli più vivibili al mondo).
Ma non solo, il tasso di disoccupazione in Australia è al di sotto del 5% e nel mercato del lavoro vige il principio della meritocrazia. Infine, il servizio sanitario è pubblico e gratuito. Tutti i residenti e i cittadini pagano, al momento della dichiarazione dei redditi, una tassa pari al 2% dei loro guadagni che gli permette di usufruire della necessaria assistenza sanitaria e chi percepisce un reddito al di sotto dei 21mila dollari australiani non è tenuto a pagare nulla.
Soggiornare e lavorare in Australia: quello che c’è da sapere sul visto
Prima di trasferirsi definitivamente in Australia è sempre bene trascorrerci un breve periodo al fine di iniziare a prendere confidenza con la lingua e gli usi e costumi del luogo, cominciare a stringere rapporti e intrattenere relazioni per future collaborazioni lavorative. Sul sito Visum-Australien.ch è semplice e comodo compilare il form per visum beantragen.
Il visto ETA (per i cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea), o eVisitor, offre l’opportunità di entrare e soggiornare in Australia per motivi turistici e per un periodo non superiore a tre mesi. Un lasso di tempo sufficiente per capire le migliaia di opportunità lavorative offerte dal comparto industriale australiano.
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