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I rifiuti da demolizione: cosa prevede la normativa?

Anche se sembrano solo degli scarti messi all’angolo più buio del cantiere, i materiali da demolizione sono dei rifiuti legalmente riconosciuti dalla cassazione. Sono di fatto destinati all’abbandono e, questa qualifica possono perderla solo se sottoposti ad una vera attività di recupero nei precisi compiti stabiliti dal D.igs 152/2006. Molto spesso i materiali da demolizione vengono reimpiegati come materiale di sottofondazione, riempimento o rilevati per la strada. Le regole cantieristiche dichiarano che, per essere riutilizzati, i rifiuti da demolizione devono essere trattati in specifici impianti di frantumazione e selezione, devono inoltre rispettare i requisiti specifici e tecnici previsti dall’allegato C della circolare emessa dal ministero dell’ambiente e della tutela del territorio del 15 luglio del 2005, che stabilisce i caratteri prestazionali degli aggregati riciclati sulla base del loro uso finale. 

Il deposito temporaneo

All’interno del cantiere edile il deposito temporaneo deve essere, per legge, previsto. Questo viene definito come il raggruppamento dei rifiuti effettuati prima della raccolta nel luogo in cui gli stessi sono prodotti. Questo avviene perché non è utile alcun tipo di autorizzazione, a meno che non vengano legalmente rispettate specifiche condizioni come il rispetto dei tempi e delle quantità depositate e la presenza stessa del deposito dei rifiuti per categorie omogenee di rifiuti. Un deposito temporaneo realizzato al di fuori dell’area cantieristica o in violazione delle condizioni previste, fa di fatto verificare meno i presupposti di un deposito temporaneo e configura, inoltre, un’attività illecita nella gestione dei rifiuti, per la quale è assolutamente prevista una corretta autorizzazione.

La raccolta e il trasporto

Nonostante la presenza del deposito temporaneo, i rifiuti ad un certo punto devono comunque lasciare il cantiere. Il confezionamento dei rifiuti deve assolutamente avvenire sulla base di precise metodologie, in primo luogo è indispensabile suddividere gli scarti per tipologia, quindi per codice CER. Dopo di che è consigliabile usare dei container per la raccolta dei rifiuti, così da ottimizzare il trasporto successivo al trattamento. Questa attrezzatura, abitualmente, viene fornita dalla società che si occupa di eseguire lo smaltimento. Visitando il sito www.novaecologica.it si potrà entrare in contatto con una ditta specializzata capace di rispettare tutte le regole previste per un trasporto dei calcinacci in sicurezza. Di particolare importanza risulta il confezionamento dei rifiuti pericolosi, che deve rispettare precise linee guida. Dopo che i rifiuti sono stati individuati ed impacchettati, bisogna scegliere il mezzo di trasporto da utilizzare: furgoni, autocarri e autobotte sono solo alcuni esempi di come i materiali cantieristici lasciano il cantiere per andare a concludere il loro ciclo di vita all’interno del centra di raccolta e riciclo.