Fotografia: niente di più semplice, sembrerebbe. In fondo, basta rimediare una macchina fotografica in soffitta (e se proprio non la si trova, c’è sempre lo smartphone), guardarsi intorno e premere qualche pulsante per scattare i primi capolavori. Perché dai, conoscere la funzione di un anello adattatore, la differenza tra un’immagine high key e low key, l’utilizzo di un photoflood non è così importante. Basta l’estro.
L’estro non basta. L’arte e la tecnologia fotografica sono estremamente complesse, richiedono studio, perseveranza e inesausta voglia di imparare. Come ogni cosa bella, anche nella fotografia il biglietto d’ingresso richiesto è la fatica. Nulla da temere, però: da qualche parte bisogna pur iniziare. Senza lasciarsi scoraggiare, proviamo a vedere quali sono le buone prassi da seguire per entrare nel mondo della fotografia in modo cauto e consapevole.
Le basi della fotografia
Partiamo dalle basi. Da un punto di vista prettamente tecnico, la fotografia è il procedimento che permette di imprimere la luce su lastre fotosensibili attraverso processi chimico-fisici o digitali. Ciò è reso possibile dalla macchina fotografica, lo strumento che registra la luce del soggetto catturato attraverso un complesso sistema ottico.
Data questa premessa, vi potrà sembrare che la fotocamera sia la condizione necessaria e sufficiente per ottenere belle foto, una sorta di macchinario magico che traduce le vostre idee in ritratti e paesaggi su carta. Ecco, non è così. Soprattutto agli inizi, avere tra le mani un dispositivo altamente performante non vi aiuterà a colmare le vostre lacune. Vi basterà una fotocamera leggera e dalle discrete qualità (come una reflex base o mirrorless).
Cosa, dove e quando fotografare
Cosa fotografare per iniziare a prendere dimestichezza con la macchinetta? Non vi stupirà leggere che qualsiasi soggetto andrà bene: l’importante è che impariate a frenare l’impellente passione e ad applicare alcune regole di composizione basilari (ma non per questo strettamente vincolanti). La prima è la regola dei terzi, una semplice nozione compositiva che prevede la divisione dell’inquadratura in nove quadranti, generati dall’intersezione di due linee orizzontali e due verticali.
I quattro punti d’incontro delle linee nella griglia sono detti punti forti: è lì che va collocato il soggetto della foto, e non al centro spezzando la dinamicità dell’immagine. Un’altra regola da dover fissare è quella dell’orizzonte: specialmente nelle foto di paesaggi, la linea dell’orizzonte deve essere dritta e occupare uno dei due segmenti orizzontali della griglia (quindi non al centro, ma su uno dei due terzi dell’inquadratura).
L’attrezzatura di partenza
Una fotocamera di media qualità, un treppiede, un obiettivo con paraluce e un filtro neutro: sono questi gli strumenti che vi permetteranno di spaziare agilmente sin da subito nel mondo della fotografia (senza chiaramente dimenticare l’ampio ventaglio di custodie e borse protettive: per avere una stima anche solo approssimativa dell’enorme varietà, si veda il sito www.borsafotocamera.it). Sarà poi solo lo studio e l’esperienza a farvi fare notevoli passi in avanti.
Consigli in pillole
Proviamo in quest’ultimo spazio a raccogliere una serie di buone prassi da seguire per avere il giusto approccio al mondo della fotografia, magari evitando cadute grossolane sulla striscia di partenza che potrebbero intimorire anche i più volenterosi.
- Capisci che la fotografia è una forma d’arte, ed è il fotografo che infonde la bellezza alla foto tramite lo scatto. La bellezza della natura è solo il mezzo di cui l’artista si serve;
- Lo studio di libri e manuali è un processo fondante dell’apprendimento dell’arte fotografica, e non accessorio. Il confronto con i grandi aiuta a diventare grandi;
- All’inizio lasciati guidare dalla curiosità e dall’interesse, poi seleziona un genere fotografico e arriva a padroneggiarlo;
- Sbaglia, correggi, sbaglia, correggi. Come in ogni disciplina, l’errore si rivelerà il tuo miglior alleato. Non lasciarti scoraggiare dagli insuccessi, ma cerca sempre di cogliere gli insegnamenti che nascondono.
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