Un tempo l’esame orale della maturità partiva con l'esposizione da parte dello studente di una tesina, su cui aveva avuto modo di lavorare per mesi e che doveva essere quanto più possibile multidisciplinare. Oggi non è più così. La tesina non è più presente all’esame orale della maturità, dato che il punto di partenza per l’esame saranno le tre famose buste di cui si fa un gran parlare in questi ultimi tempi, che conterranno testi, documenti, stralci di poesie, articoli di giornale e molto altro ancora da cui lo studente dovrà prendere spunto. Sarà presente solo un breve elaborato relativo all’esperienza di alternanza scuola lavoro, che è diventata obbligatoria nel corso di questi ultimi anni per tutti i ragazzi delle scuole superiori.
L’esperienza di alternanza scuola lavoro dovrà essere raccontate dai ragazzi tramite una breve relazione scritta oppure con un elaborato multimediale, ma quali sono le caratteristiche che questa nuova tipologia di tesina deve possedere? Non ci sono regole ferree in realtà, ma ecco per voi, studenti, insegnanti e genitori alcuni utili consigli per evitare di commettere errori:
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Sia che si scelga di realizzare una relazione scritta, sia che invece si decida di creare un elaborato multimediale, è di fondamentale importanza la brevità. La relazione scritta dovrebbe essere di al massimo 5 pagine infatti, considerando come caratteristiche del testo interlinea singola, font Verdana e corpo 10. Eventualmente è possibile allegare alla relazione alcuni documenti, magari sui prodotti che sono stati realizzati o sui servizi che è stato possibile offrire, anche in modalità multimediale. Per quanto riguarda invece l'elaborato multimediale, la sua lunghezza dovrebbe essere di massimo 10 slide.
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Al di là del discorso brevità, meglio optare per la relazione scritta o per l'elaborato multimediale? Non c’è una soluzione migliore dell'altra, ma è ovvio che gli studenti che si sentono un po’ più impacciati e che hanno problemi di ansia e stress, dovrebbero optare per un elaborato multimediale così da avere sempre sotto gli occhi durante l’esposizione della tesina le parole chiavi più importanti e riuscire così a mantenere il filo del discorso senza difficoltà.
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Per quanto riguarda la forma, è fondamentale far comprendere ai ragazzi che questa tesina non deve essere vista come un mero diario dell’esperienza fatta. Certo, è possibile inserire delle parti narrative, ma è fondamentale che la tesina descriva al meglio tutto ciò che è stato possibile scoprire durante l'alternanza scuola lavoro, dalla struttura che ha ospitato lo studente alle attività che lo hanno visto come protagonista, sino ad arrivare ovviamente a tutte le competenze che è stato possibile acquisire. Lo studente deve anche cercare di dare una valutazione dell’esperienza che ha svolto e deve spiegare quali potrebbero essere le possibili ricadute sul suo percorso formativo e su un futuro impiego.
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L’introduzione della tesina deve avere una lunghezza pari ad una mezza pagina scritta oppure ad una slide. Qui è necessario inserire le informazioni generali come nome del progetto, sede del progetto, settore operativo e motivazioni che hanno spinto a scegliere proprio quell'esperienza.
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La parte centrale del testo deve essere di circa 3 pagine oppure di 6 slide, pari al 60% quindi della tesina. Qui devono essere descritte tutte le attività che sono state svolte e le competenze che è stato possibile assumere sulle proprie spalle, sempre in relazione anche al proprio percorso di studi ovviamente.
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Le conclusioni devono essere di una pagina e mezzo oppure di 3 slide. Questa è la parte dedicata alle valutazioni e alle riflessioni sull’esperienza formativa intrapresa, con anche la descrizione di eventuali difficoltà incontrate e ogni genere di opinione personale che lo studente si sente in dovere di raccontare.
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Si consiglia a tutti gli studenti di ripetere a voce alta la tesina più e più volte, in modo da farla propria, in modo da riuscire a prendere dimestichezza con l’argomento al meglio. Gli studenti devono anche essere preparati ovviamente a rispondere a possibili domande che i docenti vorranno porre loro, ma dato che si tratta di un'esperienza che hanno vissuto in prima persona riusciranno sicuramente a rispondere senza alcuna difficoltà, basta solo mantenere la calma.
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