Servizi di interpretariato: in un mondo che ormai abbatte di fatto, se non nella forma, tutti i tipi di confini nazionali, soprattutto nel campo del business, la necessità di vedere chiariti i propri messaggi in maniera precisa e comprensibile a un pubblico che non parla la propria lingua è, più che frequente, costante. E d’altro canto, l’esistenza di una sorta di “lingua franca” moderna che possiamo sicuramente identificare nell’Inglese non risolve davvero il problema, sia perché è raro che sia parlata in modo davvero impeccabile da entrambe le parti, sia perché di fatto l’utilizzo di una lingua estranea non è comunque mai paragonabile a quello della propria lingua madre, neppure per i bilingue quasi perfetti.
Interpretare, quindi: ossia interporre una figura, fra le parti del dialogo, che conosca la lingua di entrambe e possa comprendere, tradurre, e ritrasmettere i messaggi in modo da garantirne una perfetta comunicazione. Un lavoro difficile e complesso, così come complesse sono le situazioni in cui si rende necessario e quindi le tipologie di applicazione che presenta. Proviamo ad esaminare insieme le principali:
– Interpretariato in simultanea
Noto ai più con il nome, un po’ improprio, di “traduzione simultanea” (inesatto, perché compito dell’interprete è appunto decodificare e comunicare, non soltanto tradurre), è un servizio che prevede che l’interprete ascolti in cuffia la voce di un relatore e, mentre questi parla, interpreti e traduca le sue parole e parli in un microfono che le trasmette alle cuffie degli ascoltatori. In pratica, richiede quindi di saper seguire un discorso, capirlo, tradurlo in una forma chiara, gradevole e corretta, e trasmettere quest’ultima – il tutto contemporaneamente. Si tratta probabilmente della forma di interpretariato più complessa e faticosa.
– Interpretariato in consecutiva
Quello in consecutiva è un tipo di interpretariato nettamente meno complesso, sia per attrezzature richieste che per difficoltà di esecuzione, rispetto al precedente. Più adatto a riunioni con un numero ridotto di partecipanti, si svolge in maniera in realtà molto semplice: l’interprete infatti ascolta quanto ha da dire il relatore e, dopo ogni piccolo gruppo di frasi, traduce al pubblico quanto appena detto mentre il relatore si ferma. Il problema maggiore presentato da questo tipo di servizio sta nell’allungamento significativo dei tempi: ogni frase detta viene di fatto ripetuta, e quindi la durata di un intervento finisce con il raddoppiare.
– Interpretariato a “chuchotage”
Questo interpretariato (letteralmente “sussurrato”) prevede che l’interprete, seduto vicino ad un gruppo di ascoltatori di due o tre persone, ascolti gli interventi del relatore e li traduca, quasi in simultanea, appunto sussurrandoli così da essere sentito solamente dal gruppo di persone a lui assegnato. In caso ci sia risposta, l’interprete potrà anche tradurla ad alta voce, in simultanea, indirizzandola al relatore. Il metodo ha dalla sua il vantaggio di permettere una comunicazione molto mirata, in quanto l’interprete ha un “pubblico” molto ristretto e può quindi calibrare con precisione la propria traduzione sulle sue esigenze.
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