Nel 2018 l’Italia veniva ammonita per essere stata definita uno dei Paesi europei che leggeva di meno in assoluto secondo i dati Istat. Gli italiani venivano descritti come poco interessati alla lettura e in particolare alla cultura. Ma a distanza di tre anni la situazione sembra essere profondamente migliorata, anzi quasi stravolta. Grande merito di questo di questo cambiamento nel settore editoria è legato agli ebook, così tanto criticati ma così importanti per stimolare gli italiani. Nel 2020 infatti in Italia sono spopolati gli ebook, con una crescita del 37% e un giro d’affari di 97 milioni. Ma anche gli audiolibri che fanno segnare addirittura il +94% e 17,5 milioni. E i libri cartacei? Resistono e ottengono una crescita dello 0,3% nelle vendite. Nel complesso sono stati acquistati 104,5 milioni di libri (consideriamo che gli audiolibri sono impossibili da considerare non avendo un valore per copia). Il dato è tra i migliori a livello europeo, insieme a quello di Olanda e Finlandia, ed è superiore a Francia, Germania e Spagna. Sorprende però la grande svolta verso la lettura digitale, attività che per molto tempo è stata altamente sminuita e criticata.
Dal cartaceo al digitale: cambia il modo di leggere
Se le librerie terrestri iniziano a subire un rallentamento nelle vendite, le librerie online sono nel momento più fortunato dal loro lancio. Una svolta che era annunciata da tempo e che è stata velocizzata dall’emergenza covid-19, ma una cosa è certa: ora la risoluzione del settore sembra essere definitiva. Molti leader del settore hanno dovuto correre ai ripari e riorganizzarsi in rete per riuscire a vendere libri in totale sicurezza. Chi ha tratto maggior vantaggio in questo periodo sono state le Librerie Coop, progetto nato da Coop Alleanza 3.0 per lanciare una catena di librerie che si concentra sulla promozione della cultura attraverso libri e la lettura, affidandosi in particolare agli ebook. Non si tratta più di vendere online, ma di operare in modo preciso e puntuale in rete, assecondando le nuove esigenze dei lettori e quindi dei consumatori. Le loro abitudini sono cambiate completamente, indirizzandoli verso la digitalizzazione della lettura di libri di diverso genere. Bastano pochi semplici click e nel giro di pochi minuti si può ottenere il titolo scelto direttamente su tablet, smartphone o dispositivi specifici per favorire la lettura. A questo punto viene da chiedersi una sola cosa: che ne sarà dei libri cartacei?
Sostituzione o convivenza?
Il fascino dei libri cartacei è finito? No, anzi deve restare. Perché maneggiare un libro è sempre qualcosa di emozionante, perché è possibile vivere da vicino ciò che si sta leggendo. Sicuramente però bisogna fare i conti con i “cugini” del digitale. Perché è vero che il mercato italiano è stato segnato profondamente nell’ultimo anno, ma è anche vero che il futuro è il perfetto mix tra passato e presente. Ciò vuol dire che le librerie fisiche che operano in rete e l’editoria digitale sono due canali che possono camminare di pari passo. La collaborazione che si genera tra queste attività non fa altro che potenziare tutto ciò di cui abbiamo parlato a inizio articolo: la cultura del libro in Italia.
Per questo motivo ci sono librerie che offrono ai clienti la possibilità di scegliere un libro online, prenotarlo e ritirarlo fisicamente verso un punto vendita. Il famoso “asporto” di cultura, che può diventare un servizio richiestissimo, proprio come quello alimentare.
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