Un rivetto a strappo è un semplice elemento di giunzione utilizzato nel bricolage, ma anche da moltissimi professionisti. Si tratta di minuteria a basso costo, che consente però di fissare tra loro due materiali in strato sottile, perfetta in tutte quelle situazioni in cui sarebbe impossibile sfruttare altri metodi di giunzione.
Come funzionano i rivetti
In effetti esistono diverse tipologie di rivetti, quelli a strappo sono però i più comuni, versatili e facili da applicare. Per questo i rivetti a strappo si usano in vari ambiti, dall’edilizia alla falegnameria, per arrivare fino all’automotive o alla produzione di veicoli di ogni genere e nella produzione di imbarcazioni. Nell’aspetto un rivetto a strappo è molto simile a un chiodo, ma con qualche differenza molto particolare. Sono costituiti da una testa e da un fusto lineare; in fase di fissaggio si tira il fusto e lo si taglia a misura, in modo che dal punto di fissaggio non fuoriescano sbavature. Questa operazione permette anche di deformare la testa, che va a riempire il foro in cui è stato inserito il rivetto, mantenendolo saldo in posizione.
Come si applicano i rivetti
Si potrebbero fissare i rivetti anche manualmente, ma l’operazione deve essere effettuata in modo preciso, strappando il fusto in maniera regolare e perfetta. Per questo si utilizza un apposito utensile chiamato rivettatrice. Per gli hobbisti una rivettatrice manuale può essere più che sufficiente: funziona imprimendo una leggera forza sui due manici, unendoli. Le rivettatrici manuali sono usate anche dai professionisti, nelle situazioni in cui devono posizionare un ridotto numero di rivetti. Quando il numero aumenta, serve una certa precisione e rapidità o quando si devono fissare rivetti di tipo strutturale, i professionisti preferiscono utilizzare rivettatrici con motore elettrico o di tipo pneumatico. Questo tipo di attrezzi consente di lavorare molto più rapidamente, evitando anche un eccessivo carico sull’operatore. Per poter fissare i rivetti è necessario predisporre il foro di entrata, in cui si inserisce la punta della rivettatrice; questo metodo di fissaggio è anche detto rivetto cieco, in quanto è possibile posizionare i rivetti anche in luoghi in cui si ha accesso solo dal un lato del manufatto.
Di cosa sono fatti i rivetti
I rivetti a strappo sono solitamente in acciaio inox, se ne trovano però anche in rame, acciaio zincato, plastica, ottone. In alcuni casi la testa del rivetto può essere in materiale diverso rispetto al fusto; spesso accade quando si usa il rivetto su materiali che restano a vista ed è quindi necessario offrire un aspetto particolarmente piacevole per i punti di fissaggio. Si utilizzano anche rivetti a strappo a tenuta stagna, nei quali la testa può essere munita di una guarnizione in neoprene o in gomma; una volta posizionati impediscono l’accesso ai fluidi nel punto di fissaggio. La scelta del materiale di cui è fatto un rivetto dipende da una serie di fattori, tra cui il tipo di utilizzo per cui li si sfrutta, l’esposizione, il luogo in cui saranno posizionati e anche il materiale in cui li si fissa.
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