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Cambiare la corda della tapparella: metodo in 5 minuti

Le tapparelle sono accessori di un’immobile sottoposti ad un utilizzo costante e per forza di cose soggette ad usura e rotture. Uno dei più comuni segni, del tempo che passa, è la sfilacciatura della corda, che in alcuni casi di ulteriore uso si può anche spezzare definitivamente. L’operazione di sostituzione della corda può essere fatta sia con l’assistenza di un tecnico, come quelli di fabbrotorinoeprovincia.it, sia autonomamente, bastano pochi strumenti, un aiutante ed un pizzico di pazienza. Come in ogni intervento di riparazione, prima di iniziare, risulta fondamentale verificare di possedere tutti gli elementi e gli arnesi necessari per la sostituzione della vecchia corda con quella nuova, già precedentemente acquistata. Avere a disposizione i materiali e gli attrezzi giusti per l’intervento, ridurrà perdite di tempo durante il lavoro.

Cosa ti serve per sostituire la corda della tapparella.

Cambiare la cinghia della tapparella è un’operazione che non richiede delle particolari abilità, ma come già accennato in precedenza è fondamentale munirsi di tutti i materiali e gli strumenti necessari prima dell’intervento, nel caso si è completamente inesperti potrebbe essere importante avere un aiutante, anche semplicemente per assicurarsi della stabilità della scala. I materiali e gli attrezzi da procurarsi sono i seguenti:

  • La corda nuova delle stesse dimensioni della precedente da sostituire.
  • Una scala stabile e dell’altezza necessaria.
  • Un cuneo di legno o comunque un oggetto per bloccare in fase d’intervento i binari che consentono lo scorrimento della tapparella.
  • Un cacciavite e delle viti della giusta grandezza.

Prima fase: aprire il cassonetto e bloccare i binari

Una volta procuratosi tutto il necessario, la prima cosa da fare è aprire il cassonetto dell’infisso, raggiungendolo materialmente con l’aiuto di una scala dell’altezza necessaria, svitare le viti o se esso dispone di un coperchio a scorrimento, bisogna dare dei colpetti sullo stesso dal basso verso l’alto, per fare in modo che si sollevi, così da poterlo sfilare definitivamente. A questo punto con l’ausilio di un cuneo di legno, bisognerà bloccare la puleggia su cui ruota la corda, in modo da contrastare possibili oscillazioni e movimenti degli elementi che la costituiscono ed evitando cosi anche che la tapparella precedentemente tirata sù, si possa di nuovo srotolare.

Seconda fase: liberare la corda vecchia e usurata

Dopo aver bloccato bene la ruota di metallo su cui è avvolta la corda, bisogna sciogliere il nodo che tiene fissata la cinghia alla puleggia. Questa operazione è la più delicata di tutto l’intervento, il nodo solitamente si trova all’interno della rotellina di metallo e per estrarlo sarà opportuno portarlo verso l’esterno con l’ausilio di un cacciavite o comunque con un arnese sottile e resistente, se non si riesce ad estrarlo si può anche optare per tagliare la cinghia al di sopra del nodo con delle forbici. Successivamente è necessario svitare la placchetta dell’avvolgitore, assicurandosi che la molla al suo interno sia scarica e far scorrere la corda liberata in modo lento, così da rimuoverla completamente.

Terza fase: installare la corda nuova

Per inserire la corda nuova è necessario salire di nuovo sulla scala e farla passare nei rulli dove alloggiava quella precedente, deporla nel cassonetto ed inserirla nella puleggia dove dovrà essere di nuovo annodata. A questo punto e necessario l’aiuto di un’altra persona, che tenga la corda mentre un altro si occuperà di rimuovere il cuneo di legno. Rimosso quest’ultimo oggetto bisognerà abbassare la tapparella lentamente e tagliare la parte di cinghia in eccesso. Per portare a compimento l’intervento è necessario a questo punto inserire la cinghia nell’avvolgitore a muro e caricare la molla al suo interno, avvolgendo la nuova corda esattamente nello stesso punto di quella vecchia. Adesso, riavvitare la placchetta dell’alloggio della molla e fare delle prove di assestamento, per verificare il corretto funzionamento del tutto. Sperando di essere stato sufficientemente chiaro, non mi resta che augurare a tutti buon lavoro.